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Edificazioni nel pratone di via Teulada: chiediamo trasparenza e tutela del paesaggio

Area Clodio Teulada Monte Mario da google map

Si torna a parlare del progetto di ampliamento della città giudiziaria di piazzale Clodio dopo che a ottobre l’Alleanza capitolina Verdi-Sinistra (Alessandro Luparelli, Ferdinando Bonessio, Michela Cicculli) aveva protocollato una mozione (1) sulla salvaguardia del ‘Pratone di via Teulada’ che è stata discussa – ma non approvata – nella seduta dell’assemblea Capitolina del 5 marzo 2024.

Ricordiamo che il progetto di realizzare interventi di riqualificazione della città giudiziaria nasce nel 2018  e si avvia formalmente nel 2019 con la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio, Roma Capitale e   Ministero della Giustizia (2) per la realizzazione di un ampliamento della Città giudiziaria di Piazzale Clodio. L’intesa prevede l’ampliamento della consistenza edilizia della città giudiziaria mediante la realizzazione (si legge nello schema d’intesa) di un nuovo edificio nell’area parco di Monte Mario (3), il c.d. pratone di Monte Mario inserito tra Piazzale Clodio e via Teulada.

Il 16 maggio 2019 Presso la sede della Corte d’Appello di Roma la Sindaca Virginia Raggi insieme al Ministro della Giustizia Alfonso Buonafede e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti siglano l’accordo (4).

Il nuovo edificio dovrebbe quindi essere realizzato all’interno di un’area verde (circa 3 ettari)  che ricade nel sistema Ambientale ed agricolo Parchi istituiti e Tenuta Castel Porziano di cui agli articoli 68 e 69 delle NTA (Norme Tecniche di Attuazione) del PRG (5) che non prevedono nuove edificazioni. L’area, pubblica,  di proprietà dell’Agenzia del Demanio, è anche un’area naturale protetta (Riserva Naturale di Monte Mario) e rientra nelle Tavole B (di natura prescrittiva contenente la descrizione dei beni paesaggistici) e C (di natura descrittiva e di indirizzo dei beni che costituiscono integrazione ai beni paesaggistici individuati per legge) del PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale) del Lazio.

Fin da subito si mobilitano i residenti, anche dei quartieri limitrofi,  i Comitati cittadini e le Associazioni ambientaliste, tutti  fortemente contrari al progetto edilizio previsto nell’unica area verde pianeggiante esistente nel quartiere. All’interno del perimetro della riserva si trovano inoltre opere dall’alto valore storico, archeologico e ambientale, ed esempi di architettura rinascimentale come Villa Madama. Vi sono inoltre ville storiche come Villa Mazzanti, sede di Roma Natura, e Villa Mellini, sede del celebre Osservatorio astronomico e meteorologico sul quale passa il meridiano di Roma.

Dal maggio 2019 ad oggi si sono susseguite numerose iniziative pubbliche e politiche (vedi cronologia) per cercare di bloccare e/o rimodulare il progetto che vedrebbe intaccare una parte davvero importante del patrimonio verde pubblico della città di Roma nella Riserva naturale  di Monte Mario con un forte impatto visivo che verrebbe a condizionare l’immagine della collina.

Per noi di Carteinregola, anche se il progetto edilizio riveste certamente un interesse pubblico, è essenziale che da parte delle istituzioni preposte (Regione, Comune, Ministeri) sia garantita alla cittadinanza:

trasparenza e partecipazione, come da tempo chiediamo alle amministrazioni che si sono succedute al governo della città: è necessario che tutte le trasformazioni urbanistiche rilevanti siano condivise in un confronto costruttivo con la cittadinanza e rese pubbliche prima del punto di non ritorno di avvenuta approvazione da parte del Consiglio Regionale e dell’Assemblea Capitolina. La Riserva di Monte Mario è un bene pubblico protetto che appartiene a tutti noi.

azzeramento di consumo di suolo: non si possono progettare edifici pubblici che prevedano la cementificazione di ulteriori superfici e spazi verdi. Devono essere previsti invece in ambiti di rigenerazione urbana riqualificando spazi dismessi o inutilizzati. Ricordiamo, a questo proposito, che in Prati giace in stato di abbandono l’ex Mercato dei Fiori, un edificio di proprietà comunale che si sviluppa su due piani con  una superficie di sedime di circa 3500 metri quadrati (6). E ci risulta inoltre essere stata assegnata al Ministero della Giustizia la Caserma “Luciano Manara” di Viale Giulio Cesare in cui saranno ubicati i nuovi uffici della Corte d’Appello Civile e la sezione civile del Giudice di Pace.

tutela paesaggistica: anche se in questo caso si tratta di opere di pubblica utilità, a nostro parere dovrebbero essere comunque trovate soluzioni alternative che non richiedano deroghe al PTPR e ai vincoli e alle tutele poste sull’area. Non è più accettabile che si prosegua con l’erosione del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico che, invece, deve essere salvaguardato per noi e per le generazioni future.

Alla data in cui scriviamo, dalla consultazione delle tavole del PTPR,  non ci risultano essere state apportate dalla Regione Lazio riperimetrazioni alla riserva naturale di Monte Mario.

Non comprendiamo, pertanto, le ragioni della mancata approvazione in Assemblea Capitolina della mozione sulla salvaguardia del pratone di via Teulada dopo anni di iniziative politiche bipartisan (7) a sostegno e protezione del prezioso spazio verde e nell’ottica di una rimodulazione degli impegni sottoscritti nel 2019 con lo schema d’intesa e ci auguriamo che il tema venga presto nuovamente discusso in Aula auspicabilmente con conclusioni diverse.

Gruppo urbanistica Carteinregola

Cronologia

1997: istituzione della riserva naturale di Monte Mario con legge regionale n. 29/1997, articolo 44. https://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=leggiregionalidettaglio&id=9334&sv=vigente

10 maggio 2019: la Giunta Capitolina approva lo schema d’intesa da sottoscriversi tra Ministero della Giustizia, la Regione Lazio e Roma Capitale per la realizzazione di un intervento di ampliamento della città giudiziaria di Piazzale Clodio nel territorio di Roma con deliberazione n.  87. Scarica la deliberazione a questo link: https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2024/03/deliberazione-Giunta-Capitolina-n.-87-del-10-maggio-2019.pdf

10 giugno 2021: il Consiglio del Municipio, all’unanimità, approva la mozione n. 42 ed esprime la propria contrarietà al protocollo d’intesa; chiede alle istituzioni competenti dell’area un progetto di recupero, riqualificazione e tutela per renderlo finalmente fruibile alla cittadinanza, in linea con la sua vocazione di area verde e paesaggistica della riserva naturale di Monte Mario.

13 gennaio 2022: Il Consiglio del Municipio I, a gennaio 2022,  all’unanimità, approva una mozione per sospendere il progetto previsto dal protocollo d’intesa nello spazio verde del Pratone e per chiedere alle Istituzione competenti dell’area un progetto di recupero, riqualificazione e tutela per rendere il Parco finalmente fruibile alla cittadinanza, in linea con la sua vocazione di area verde e paesaggistica della riserva naturale di Monte Mario.

10 febbraio 2022: il Consiglio Regionale del Lazio approva all’unanimità una mozione di Valentina Grippo (Azione) che impegna la Giunta Regionale a rimodulare, a fronte anche dei vincoli urbanistici e delle esigenze di sostenibilità ambientale, il Protocollo d’Intesa che la Regione ha firmato con Roma Capitale e con il Ministero della Giustizia, in modo da salvaguardare l’area verde che va da via Teulada a piazzale Clodio, non modificando la destinazione a verde pubblico del cosiddetto Pratone. Il tutto anche in considerazione dell’avvenuta individuazione di altri spazi da destinare ad uffici giudiziari come la caserma Manara che si trova tra viale delle Milizie e viale Giulio Cesare. Sempre in Prati (8).

20 maggio 2022: Si riunisce la Commissione Trasparenza e pubblicità della Regione Lazio. Audizione sul tema del “Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Giustizia, la Regione Lazio e Roma Capitale per la realizzazione di un intervento di ampliamento della città giudiziaria di Piazzale Clodio nel territorio di Roma”- https://www.consiglio.regione.lazio.it/?vw=commissioniNewsDettaglio&id=3285&cid=32

13 ottobre 2022: Interrogazione parlamentare di RAMPELLI, MOLLICONE e BELLUCCI al Ministro della giustizia. Scarica gli atti parlamentari a pagina LXVIII a questo link:https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2024/03/13102022_IP_Lollobrigida-et-altri_leg.19.sed0001.allegato_b.pdf

5 aprile 2023: Interrogazione parlamentare di Valentina Grippo al Ministro della Giustizia Nordio. Cfr. pagina XIX e XX al seguente link: https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2024/03/05052023_IP_leg.19.sed0083.allegato_b.pdf

5 marzo 2024: Respinta al Consiglio Comunale la mozione dell’Alleanza Verdi-Sinistra per salvaguardare il Parco di via Teulada e per evitare di modificare la destinazione d’uso di un’area riserva naturale inserita nel piano paesaggistico regionale che creerebbe un pericoloso precedente (vedi Nota 1).

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

12 marzo 2024

NOTE

  1. Mozione n. 209/2023. Scarica il testo della Mozione a questo link: https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2024/03/Mozione-pratone-Teulada-ottobre-23-marzo-24.pdf
  2. La Giunta Capitolina approva lo schema d’intesa in data 10 maggio 2019 con delibera n. 87. Scarica la delibera a questo link: https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2024/03/deliberazione-Giunta-Capitolina-n.-87-del-10-maggio-2019.pdf
  3.  Cfr. articolo 44, comma 1, della l.r. 29/1997 e successive modifiche, con il quale viene istituita la Riserva naturale di Monte Mario nel Comune di Roma. https://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=leggiregionalidettaglio&id=9334&sv=vigente
  4. https://www.comune.roma.it/web/it/galleria-multimediale.page?contentId=GAL321710
  5. Capo 1° Componenti del sistema ambientale e agricolo Art.68. Articolazione delle componenti 1.Sono componenti del sistema ambientale e agricolo: a)Aree naturali protette; b)Reticolo idrografico; c)Agro romano; d)Parchi agricoli. 2.Concorrono al Sistema ambientale e al funzionamento ecologico dell’intero territorio le aree del “Sistema insediativo” e del “Sistema dei servizi, delle infrastrutture e impianti” ricadenti nella Rete ecologica di cui all’art. 72. 3.Concorrono alla definizione della disciplina del “Sistema ambientale e agricolo” gli Ambiti di paesaggiocome individuati nell’elaborato G6.“Sistema paesaggistico”: i progetti d’intervento dovranno conformarsi ai criteri e alle regole stabilite nell’elaborato G7. “Guida per la progettazione negli Ambiti di paesaggio” Art.69. Aree naturali protette nazionali e regionali 1. Nelle riserve naturali statali del Litorale romanoe della Tenuta presidenziale di Castel Porziano, individuate nell’elaborato 3.“Sistemi e Regole”, rapp. 1:10.000, fino all’approvazione dei relativi “Piani di gestione” si applica la disciplina della legge n. 394/1991 e del DM Ambiente 29 marzo 1996. 2.Nella fascia di rispetto della “Tenuta presidenziale di Castel Porziano”, come individuata nell’elaborato 4. “Rete ecologica”, dovranno essere osservate le seguenti disposizioni: a)all’esterno dei Piani di recupero urbanistico dei nuclei di edilizia ex abusiva, così come individuati in sede di strumento urbanistico esecutivo, predisposto ai sensi dell’art. 55, comma 2, sono ammessi esclusivamente: gli interventi di recupero degli edifici esistenti, secondo le categorie MO, MS, RC, RE, definite dall’art. 9; la realizzazione delle reti tecnologiche di cui agli articoli 103 e 104; gli interventi di categoria ambientale di cui all’art. 10; b)all’interno dei Piani di recupero urbanistico dei nuclei di edilizia ex abusiva, così come individuati in sede di strumento urbanistico esecutivo, predisposto ai sensi dell’art. 55, comma 2, è comunque ammesso il trasferimento all’esterno della fascia di rispetto della Tenuta presidenziale delle previsioni edificatorie private assentite ai sensi e per gli effetti dell’art. 55, comma 3, lett. c) e d), fatta comunque salva la possibilità di localizzare i servizi pubblici oltre il limite di m. 50 dal confine della Tenuta presidenziale. 3.Nelle aree limitrofe al confine della Tenuta presidenziale di Castel Porziano, all’esterno e all’interno della fascia di rispetto di cui al comma 2, ivi comprese quelle ricadenti nelle componenti di cui agli articoli 55 e 62, ogni intervento urbanistico e edilizio, come definito dall’art. 9, escluso gli interventi di categoria MO, dovrà essere accompagnato da interventi ambientali di categoria REA, MIA, VLA, come definiti dall’art. 10, commi 4, 5 e 6, finalizzati alla creazione, in aderenza al confine della Tenuta presidenziale, di una barriera verde continua, costituita da siepi e da alberi di alto fusto, di altezza tale da garantire una adeguata barriera visiva verso le costruzioni esistenti o di progetto. 4.Nelle Aree naturali protette regionali, individuate nell’elaborato 3.“Sistemi e Regole”, rapp. 1:10.000, fino all’approvazione dei Piani di cui all’art. 26 della LR n. 29/1997 o fino all’adozione, da parte degli Enti competenti, di specifiche norme di salvaguardia, si applica la disciplina transitoria costituita dall’art. 9 della LR n. 24/1998 e dagli articoli 8, 44, commi 13 e 14, della LR n. 29/1997. Si applica altresì, ove più restrittiva o ad integrazione, la disciplina urbanistica del PRG pre-vigente; per le zone già destinate ad Agro romano, in luogo delle norme tecniche previgenti, si applicano quelle del presente PRG. 5. Se i Piani delle Aree naturali protettesono approvati con modificazione dei perimetri originari, oppure se il perimetro dell’area naturale protetta risulti erroneamente riportato, le rispettive aree stralciate o erroneamente incluse, salvo che non si tratti di adeguamento ai confini morfologici o catastali, assumono la disciplina urbanistica come definita al comma 4, secondo periodo, fino a eventuale ripianificazione da parte del Comune. Le variazioni dei perimetri, in ampliamento o in riduzione, si intenderanno automaticamente recepite nel presente PRG.
  6. Vedi la scheda di Risorse per Roma : Mercato dei Fiori (5 marzo 2024) Leggi l’articolo del 24 gennaio 2023 di Roma Today “L’ex mercato dei fiori è a rischio abbandono. Quale futuro per la struttura di Prati” a questo link: https://www.romatoday.it/zone/prati/trionfale/ex-mercato-dei-fiori-quale-futuro.html. Leggi anche l’articolo pubblicato da Carteinregola il 14 gennaio 2023 “Mercato dei Fiori, ricominciamo sempre da capo?” a questo link: https://www.carteinregola.it/index.php/ex-mercato-dei-fiori-ricominciamo-sempre-da-capo/
  7. Oltre ai cittadini, anche la politica ha iniziato a intravedere nel progetto profonde criticità legate anche al cambiamento di prospettiva seguita all’epidemia da Covid 19 (possibilità di intensificare lo smart working anche negli uffici pubblici) oltre al progressivo aumento di consapevolezza sugli effetti negativi legati al consumo di suolo e alla riduzione delle superfici permeabili e verdi.
  8. Mozione n. 573 del 3 febbraio 2022. Leggi l’articolo di RomaH24 “Passo indietro della Regione, passa la mozione Grippo “salva pratone”. Stop alla nuova città giudiziaria”. https://romah24.com/prati/news/passo-indietro-della-regione-passa-la-mozione-grippo-salva-pratone-stop-alla-nuova-citta-giudiziaria/

Per approfondire:

Fonte: Roma Today articolo del 21 giugno 2022 https://www.romatoday.it/zone/prati/prati/campidoglio-difesa-pratone-via-teulada-.html

Vedi anche RomaH24, articolo del 30 luglio 2022:

17 aprile 2023: Via Teulada, lavori per risanare il parco: uno stop alla palazzina del tribunale

https://www.leggo.it/italia/roma/tribunale_via_teulada_stop_lavori_oggi_17_4_2023-7347610.html#

Vedi anche Sentenza della Corte Costituzionale 179/2019.

CORTE COSTITUZIONALE, 16 luglio 2019, n. 179 – Pres. Lattanzi, Red. Antonini   Intervenendo in tema di consumo di suolo, la Corte Costituzionale fissa alcuni principi di rilevanza nazionale in punto rapporti tra poteri delle Regioni e attribuzioni degli enti locali, definitivamente acclarando che la funzione di pianificazione comunale resta assegnata al livello dell’ente più vicino al cittadino. Il che non significa che le Regioni non possano disciplinarla o conformarla sulla scorta di esigenze generali, ma confligge con il principio costituzionale di sussidiarietà verticale comprimerla o paralizzarla come nel caso della disposizione contenuta nel testo originario dell’articolo 5, comma 4, della legge regionale della Lombardia n. 31 del 2014, nella parte in cui non consentiva ai Comuni di apportare varianti in riduzione delle previsioni e dei programmi edificatori dello strumento urbanistico vigente. https://rgaonline.it/wp-content/uploads/2019/09/Spallino_179_2019.pdf

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